
(AdnKronos) - Dunque, osserva Gioanola, "la raccolta di dati personali non verrà vietata, ma verrà affiancata a una serie di clausole di sicurezza e di verifica che costituiranno un grosso recinto a tutela di tutti". Il grosso punto interrogativo è, considerata la globalità del contesto in cui operano provider e social network, se una legge europea riuscirà a regolare questo tipo di attività: "Negli Stati Uniti iniziative di questo genere vengono generalmente lasciate al mercato e ai privati, tant'è che nei giorni scorsi sono già partite azioni legali contro Facebook da parte di utenti che chiedono un risarcimento per la violazione della loro privacy". L'approccio europeo, invece, è quello di demandare al legislatore e e regolare la materia attraverso norme e regolamenti: "La domanda è se riusciremo davvero a regolare l'intero mondo di internet". E "quanto queste leggi riusciranno ad essere efficaci". Si tratta di "un grosso punto interrogativo" che potrà avere risposte direttamente sul campo: "Sicuramente prima della prossima estate avremo qualche caso di applicazione" e, conclude l'esperto, avremo così modo di capire se stiamo andando nella direzione giusta.
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