
Venezia, 5 apr. (AdnKronos) - Il servizio di telesoccorso e telecontrollo in Veneto festeggia i trent’anni di attività diventando totalmente gratuito: dal 1° gennaio 2018, Ulss e Comuni di tutto il territorio regionale hanno abolito, per decisione della Giunta regionale, qualunque forma di compartecipazione alla spesa da parte degli utenti. “E’ un servizio di base per la domiciliarità, indispensabile per assicurare alle persone anziane e più fragili il diritto a rimanere a casa propria – dichiara l’assessore al sociale Manuela Lanzarin – La Regione Veneto è stata la prima Regione in Italia a istituire, con legge regionale 4 giugno 1987 n. 26, questo presidio di sicurezza sociale e sanitaria del quale ogni anno si avvalgono circa 24 mila persone. E intende mantenere tale primato, garantendone ora la completa gratuità”.Il telesoccorso e telecontrollo è un servizio domiciliare che permette alla persona di chiamare da casa propria una centrale operativa di ascolto, in caso di necessità o urgenza, attraverso un piccolo apparecchio portatile collegato al telefono. Si tratta di un radiocomando di piccole dimensioni, che si aziona premendo un semplice pulsante. Gli operatori della centrale chiamano due volte la settimana l'utente per conoscere le sue condizioni e per effettuare la prova del dispositivo.“Ho verificato che spesso la chiamata dell’operatore del telesoccorso/telecontrollo è attesa come un appuntamento fisso – prosegue l’assessore – E’ una voce ‘amica’ che si interessa dello stato di salute e delle condizioni generali della persona, ed è preparata ad allertare i servizi sanitari e sociali, a suggerire qualche consiglio utile o anche una semplice rassicurazione. Per chi vive da solo, ma anche per gli anziani o le persone non più autosufficienti che vivono in famiglia, si tratta di un servizio di reciprocità, di vitale importanza, che dà sicurezza e aiuta a infrangere il circuito negativo dell’isolamento”.
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