
Milano, 6 ott. (AdnKronos) - Il 'modello Lombardia' è sinonimo di una sanità che funziona, proprio grazie a una sinergia tra il pubblico e il privato. Questo quanto emerso nel tavolo 'La sanità dei cittadini', di #IdeeItalia, la convention azzurra organizzata da Mariastella Gelmini, in corso a Milano. Per Gabriele Pelissero, presidente onorario Aiop Lombardia: "La Lombardia è la regione leader in Europa su come fare sanità, utilizzando appieno il principio di sussidiarietà che ha sfruttato tutte le energie, pubbliche e private. Il nostro modello è una pianta che va annaffiata e coltivata con cura continuamente. Tuttavia, bisogna intervenire per assicurare ai dipendenti di questo comparta una nuova copertura contrattuale". Uno sguardo al futuro quello offerto da Francesco Bombelli, presidente consorzio stabile Hcm: "La maggior parte dei paradigmi sociali della salute non hanno più senso, bisogna avere il coraggio di cogliere alcune prospettive di cambiamento: rivedere i ruoli delle professioni sanitarie, costruire sistemi di perequazioni più complessi, insomma, definire una nuova grammatica della salute, coniugando pubblico e privato". Insomma, "La sanità si interessa dei bisogni delle persone e questi bisogni cambiano. In questo contesto – ha spiegato Mario Colombo, direttore generale Istituto Auxologico italiano – la ricerca rappresenta un campo fondamentale. Quando si parla di ricerca si dice che essa è libera, ma deve essere anche indipendente e autonoma. Quindi bene pluralità nel pubblico, ma deve esserci anche nel privato e, all’interno del privato, anche nel no profit, perché solo in questo modo la ricerca può essere effettivamente libera, indipendente e autonoma".
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