
Roma, 16 nov. (AdnKronos) - L'economia dell'area dell'euro sta registrando "un rallentamento graduale" dopo cinque anni di crescita. "Ci aspettiamo che l'espansione europeo continui nei prossimi anni": "non c'è certamente alcun motivo per cui debba improvvisamente finire". Così il presidente della Bce, Mario Draghi nel corso del suo intervento allo European Banking Congress a Francoforte. Un rallentamento graduale, rileva, "è normale mentre le espansioni maturano e la crescita converge verso il suo potenziale di lungo periodo ma allo stesso tempo l'espansione nell'area dell'euro è ancora relativamente breve e di dimensioni ridotte". Un rallentamento, quello della crescita nell'area dell'euro, che secondo Draghi è da legare al rallentamento registrato nel settore auto e alle tensioni commerciali a livello globale. "Nella prima metà del 2018 -osserva Draghi-, il clima, le malattie e l'azione industriale hanno influenzato la produzione in diversi paesi. E nel terzo trimestre abbiamo assistito a un'interruzione significativa della produzione di auto creata dall'introduzione di nuovi standard sulle emissioni dei veicoli il primo settembre". Ma questo effetto, aggiunge, "dovrebbe essere temporaneo. A mano a mano che il backlog di test si risolve la produzione di automobili dovrebbe tornare alla normalità entro la fine dell'anno e l'effetto sulla produzione dovrebbe dissiparsi".Il secondo fattore 'una tantum' è legato alla crescita commerciale più debole che si è allargata: "stiamo assistendo a un rallentamento a lungo termine del commercio mondiale. Alcuni dei fattori che in precedenza hanno guidato la sua rapida espansione, come la liberalizzazione del commercio e la creazione di catene del valore globali, sono diminuiti dopo la crisi finanziaria. Stiamo anche assistendo ad una correzione ciclica della forte crescita commerciale registrata lo scorso anno. Le dinamiche del commercio si stanno normalizzando mentre la crescita globale si ritira verso il potenziale".
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