Bce: Draghi, rallentamento graduale crescita, no motivo stop (2)

economia
AdnKronos
(AdnKronos) - Nella misura in cui il commercio mondiale si stabilizza a un livello inferiore, osserva Draghi, "la sua resistenza alla crescita potrebbe anche essere temporanea. Ma ci sono due condizioni che potrebbero renderlo più duraturo. La prima è se l'incertezza del commercio aumenta e smorza la performance delle esportazioni dell'area dell'euro, in particolare a causa del protezionismo. L'accordo commerciale preliminare raggiunto tra Stati Uniti, Canada e Messico riduce alcune incertezze, ma permangono altre controversie". La seconda condizione, rileva, "è se l'incertezza sulla domanda esterna si riversa nella domanda interna attraverso canali di fiducia e di investimento". Per ora, rileva il presidente della Bce, "ci sono poche prove tangibili che la moderazione della crescita abbia influito sugli investimenti delle imprese. Ma vi sono alcune prove del fatto che quelle imprese dell'area dell'euro che hanno maggiori probabilità di essere influenzate dalle tariffe proposte hanno ridotto il loro tasso di spesa in conto capitale. Inoltre, il rallentamento delle importazioni ha colpito in particolare i beni capitali e intermedi, il che potrebbe indicare che le imprese stanno ridimensionando le loro decisioni di investimento". Proprio per questo "dobbiamo monitorare attentamente questi rischi commerciali nei prossimi mesi". Tuttavia, conclude, "riteniamo ancora che i rischi complessivi per le prospettive di crescita siano ampiamente bilanciati, in gran parte perche' permangono i fattori alla base della domanda interna".

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