Spazio: c'è metano su Marte, arriva conferma strumento italiano PFS

cronaca
AdnKronos
Roma, 1 apr. (AdnKronos) - Confermata l'emissione di metano su Marte rilevata nel 2013 dal rover Curiosity della Nasa. Asi, Inaf e Ingv hanno annunciato che la "conferma è arrivata, in modo del tutto indipendente, da un team internazionale di ricercatori guidato da Marco Giuranna dell’Istituto Nazionale di Astrofisica ed a cui hanno partecipato ricercatori dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e dell’Agenzia Spaziale Italiana". Lo studio è stato realizzato grazie alle misure dello strumento italiano PFS (Planetary Fourier Spectrometer) a bordo della sonda dell’Esa Mars Express. Il team ha inoltre individuato la possibile zona di emissione, in una regione del pianeta situata circa 500 chilometri ad est del cratere Gale. La ricerca di metano su Marte, spiegano Agenzia Spaziale Italiana, Istituto Nazionale di Astrofisica e Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, "è di fondamentale importanza poiché la molecola potrebbe avere origine biologica e quindi servire da tracciante della presenza di vita sul pianeta rosso". Tuttavia, prima d’ora, nessun rilevamento era stato confermato con misurazioni indipendenti. "Finalmente adesso abbiamo la prima osservazione simultanea di metano su Marte, nello stesso luogo e nello stesso momento, da parte di due strumenti indipendenti e molto diversi tra loro: un rover in superficie e uno spettrometro in orbita attorno al pianeta" scandisce Marco Giuranna, primo autore dell’articolo che descrive la scoperta e pubblicato su 'Nature Geoscience'.

Leggi anche