
Roma, 11 apr. (AdnKronos) - "Il genocidio armeno perpetrato dal 1915 dall’Impero Ottomano ha causato circa 1,5 milioni di morti e rappresenta, dopo l’Olocausto, la pagina più ripugnante e orrendo della storia del ventesimo secolo. Quasi tutti gli Stati occidentali, a cominciare dagli Stati Uniti all’epoca del presidente Obama, fino alla Francia e alla stessa Santa Sede, lo hanno riconosciuto ufficialmente. Eppure il sultanato islamico della Turchia anche oggi insulta e offende l’Italia per via della risoluzione sul genocidio armeno approvata dal nostro Parlamento. Tanto che il ministro degli Esteri, Cavasoglu, il fedelissimo braccio destro del dittatore Erdogan, arriva a minacciare una rottura dei rapporti con diplomatici tra Ankara e Roma". Lo afferma il senatore della Lega Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato."Facciano pure, se credono e non sono troppo distratti dal chiedere l’annullamento del voto a Istanbul dove la coalizione di Erdogan è stata democraticamente sconfitta dal voto dei cittadini. Mi domando -prosegue l'esponente del Carroccio- perché l’Italia debba avere rapporti diplomatici con un regime che non rispetta i diritti umani, le minoranze, le opposizioni interne, e nega uno dei più grandi orrori della storia moderna".
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