
Roma, 11 apr. - (AdnKronos) - "In fondo al mare ci sono buste, bottiglie, contenitori per alimenti e attrezzi da pesca. Con la legge Salvamare contiamo di dare un contributo a risolvere questa emergenza. Non è possibile che su 150 tartarughe morte spiaggiate, i ricercatori ci dicano che tre su quattro presentano plastica nel corpo". Così il ministro dell'Ambiente Sergio Costa, in occasione della Giornata del mare e della cultura marina, commenta la prima elaborazione fatta da Ispra sui risultati del programma di monitoraggio previsto dalla Strategia Marina. Sui mari italiani, dall’attività di monitoraggio del mare, arrivano dati confortanti e altri meno. Se l’Agenzia Europea per l’Ambiente promuove la qualità delle acque costiere in Italia per la balneazione, giudicata "al 90% eccellente", ponendo l’Italia al di sopra della media europea, meno bene va quanto alla pulizia delle spiagge. In 64 arenili sono stati trovati oltre 770 rifiuti ogni 100 metri di spiaggia per un totale che supera i 180 mila oggetti spiaggiati. Poco soddisfacente anche la situazione dei fondali marini: il range finale di oggetti ritrovati per chilometro quadrato è compreso tra 66 e 99 e il primato, con il 77%, spetta alla plastica.
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