Rai: Mulè, 'servizio pubblico ignora pluralismo informativo'

politica
AdnKronos
Roma, 13 gen. (Adnkronos) - “Nell’inverno che vive la Rai sul fronte della capacità di svolgere il suo ruolo, la notizia di alcune nomine proposte dall’amministratore delegato non rappresentano affatto neppure la presenza di alcune rondini in primavera". Lo afferma Giorgio Mulè, capogruppo di Fi in commissione Vigilanza Rai. "L’annuncio dell’Ad -aggiunge- arriva con molto ritardo rispetto ai tempi fissati dal piano industriale 2019-2021 che, di fatto, è ancora fermo alla fase preliminare. Stretto nella camicia di forza di Movimento 5 Stelle e Pd, l’inerzia e i ritardi dell’amministratore delegato testimoniano lo stallo gestionale e di prospettiva che vive l’Azienda del Servizio pubblico. Giudicheremo l’attività dei nominandi sulla base dei loro atti, ma non si può non notare come le scelte siano dettate in alcuni casi da criteri di 'partito' in perfetta continuità con la logica dell’occupazione della Rai da parte della politica. Sono gli stessi partiti dei quali Salini aveva denunciato di essere prigioniero e dai quali aveva annunciato, purtroppo senza successo, di volersi rendere autonomo". "Sommersi dai richiami dell’Agcom e con la forza dei dati dell’Osservatorio di Pavia, è evidente che il servizio pubblico ha smarrito la rotta del pluralismo informativo: sono di oggi i dati relativi al mese di dicembre 2019 che segnalano, per l’ennesima volta, uno squilibrio in favore delle presenze dei partiti di maggioranza con conseguente mortificazione dei rappresentanti dell’opposizione".

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