
Parigi, 27 ago. -(Adnkronos) - Crollo record nel secondo trimestre per il commercio internazionale di merci con un aprile disastroso seguito da una leggera ripresa a maggio e giugno per via dell'allentamento delle misure di contenimento del COVID-19. Lo certifica l'Ocse che segnala come per i paesi del G20 rispetto al primo trimestre del 2020, le esportazioni sono diminuite del 17,7% e le importazioni del 16,7%, il calo maggiore dalla crisi finanziaria del 2009. Il dato peggiore - come detto - ad aprile quando rispetto al mese precedente le esportazioni e le importazioni del G20 sono diminuite rispettivamente del 18,7% e del 16,0%.Per l'Italia nel secondo trimestre le esportazioni sono scese a 93,7 miliardi di dollari (erano di 133,7 miliardi un anno prima) mentre le importazioni sono calate a 84,2 miliardi (dai 120,3 dello stesso periodo del 2019). Su base congiunturale il calo dell'export è stato del 26,5% mentre le importazioni sono scese del 23,4%. La Cina è stata l'unica economia del G20 a registrare una crescita delle esportazioni nel secondo trimestre del 2020 (+ 9,1%), dopo un calo del 9,3% nel primo trimestre. Le importazioni cinesi hanno invece continuato a diminuire, del 4,9%. L'Australia ha registrato cali sia nelle esportazioni (-4,4%) che nelle importazioni (-5,6%). In Giappone le esportazioni sono diminuite del 15,2% e le importazioni del 4,6%, mentre in Corea le esportazioni sono diminuite del 20,1% e le importazioni del 10,8%.
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