
Venetico Marina (Messina), 27 ago. (Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - Il piccolo Gioele avrebbe dovuto iniziare il catechismo l’anno prossimo. Nella sua parrocchia, la Chiesa Santa Maria del Carmelo di Venetico Marina, piccolo centro dei Nebrodi dove vivevano Viviana Parisi con il marito Daniele Mondello e il loro bambino di 4 anni. La chiesa, in questo pomeriggio agostano di caldo soffocante, è vuota. Don Cleto D'Agostino, il parroco, arriva poco prima delle 17 in parrocchia. Non ha molta voglia di parlare di Viviana e del suo piccolo, trovati senza vita, nei boschi di Caronia, a oltre 100 km di distanza da qui. Poi cambia idea e, seduti nella parrocchia, racconta all'Adnkronos chi erano Viviana e Gioele. Daniele Mondello, sua moglie Viviana e il piccolo Gioele "erano davvero una bella famiglia", dice. E aggiunge subito dopo: "Noi siamo tutti vicini a Daniele. Adesso dobbiamo pregare per lui". "Preghiamo per questa famiglia, preghiamo per i defunti", aggiunge e ricorda di avere visto Viviana per l'ultima volta "ai primi di luglio". Ma non vuole dire se l'ha vista sofferente o cambiate: "Io non mi occupo di queste cose, non faccio la radiografia alle persone. Altrimenti non saremmo più una chiesa. Saremmo un'agenzia", taglia corto. Alla domanda se Viviana frequentasse spesso la chiesa dice: "I fedeli vengono qui rispettando i loro ritmi. C'è chi viene più spesso e chi meno spesso. Non faccio statistiche. C'è stato il lockdown e molte persone sono state frenate dal venire in chiesa. Ma vale per tutti. Non solo per Viviana o Daniele. Le persone vanno rispettate da vive e da morte".
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