(Adnkronos) - "Di conseguenza - avevano detto - intendiamo votare il 6 gennaio per respingere gli elettori degli Stati contesi", "a meno che e fino a quando non sarà completata la revisione di emergenza di 10 giorni". "Non siamo ingenui - avevano aggiunto gli 11 senatori, Ted Cruz, Ron Johnson, James Lankford, Steve Daines, John Kennedy, Marsha Blackburn e Mike Braun, e i senatori eletti Cynthia Lummis, Roger Marshall, Bill Hagerty e Tommy Tuberville - ci aspettiamo che la maggior parte se non tutti i democratici e forse più di alcuni repubblicani, votino diversamente"."Ma - avevano aggiunto - il sostegno all'integrità elettorale non dovrebbe essere una questione di parte". "Una revisione equa e credibile - condotta rapidamente e completata ben prima del 20 gennaio - migliorerebbe drasticamente la fiducia degli americani nel nostro processo elettorale e rafforzerebbe significativamente la legittimità di chiunque diventi il nostro prossimo Presidente".
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