
(Adnkronos) - Tanti campioni in ogni gara, tante sfide da seguire. La freccia giamaicana dello sprint Elaine Thompson-Herah è sempre più vicina al record del mondo nei 100 metri: non si è ancora spenta l’eco del sensazionale 10.54 di Eugene (appena cinque centesimi la separano ormai dal 10.49 di Florence Griffith-Joyner) ed è già pronta a tornare in pista con Shelly-Ann Fraser-Pryce e Shericka Jackson, le altre giamaicane medagliate alle Olimpiadi. Dopo il fantascientifico primato mondiale con 45.94 nei 400 ostacoli ai Giochi, c’è un nuovo obiettivo per Karsten Warholm: il record europeo dei 400 metri, 44.33 del tedesco Thomas Schoenlebe che risale ai Mondiali di Roma 1987. Il formidabile norvegese riparte dal personale di 44.77, ottenuto però quattro anni fa, quando non aveva ancora raggiunto la dimensione attuale. Due finalisti olimpici in gara: l’olandese Liemarvin Bonevacia, sceso sotto i 44 e mezzo con il 44.48 di sabato a Berna, e il botswaniano Isaac Makwala. Un’altra star di Tokyo è la triplista venezuelana Yulimar Rojas, atterrata al primato mondiale di 15,67, e nell’asta vuole continuare a prendersi la scena lo svedese Armand Duplantis, magari per un nuovo assalto al cielo (6,18 il suo record che è sempre nel mirino). Anche quando va in pista Jakob Ingebrigtsen c’è odore di primato, stavolta per quello europeo nei 3000 metri (7:26.62 del belga Mohammed Mourhit) già sfiorato l’anno scorso al Golden Gala di Roma con 7:27.05, in possibile duello tra campioni olimpici: il norvegese (1500) e l’etiope Selemon Barega (10.000). Altre due gare presentano l’intero podio dei Giochi: l’alto della russa Mariya Lasitskene e gli 800 del keniano Emmanuel Korir, ma anche nei 110 ostacoli ci sarà l’oro di Tokyo, il giamaicano Hansle Parchment.
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