
(Adnkronos) - "In Europa -ricorda l'ex presidente del Senato- i nuovi diritti, aborto, eutanasia, matrimonio omosessuale, identità di genere, hanno una storia ricorrente: sono prima richieste di minoranze, poi sentenze di questa o quella Corte fino a quelle supreme, infine leggi imposte a tutti. Ma come fa la nostra Costituzione a dire che la Repubblica 'riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo' se di fatto li crea a piacimento delle occasionali maggioranze parlamentari?". Pera infine sottolinea che, "intesa in altro modo, la dignità si riduce a una tutela politica accordata ora a questo ora a quello, ora più a questo ora più a quello. Ad esempio, non c'è dubbio che esiste la dignità dei migranti e il loro diritto alla vita, ma esiste anche la dignità del cittadino a non essere invaso e a scegliere chi poter accogliere. È giusto tutelare la dignità degli 'anziani che non possono essere lasciati alla solitudine, privi di un ruolo che li coinvolga', ma quando quell'anziano fosse massacrato di tasse e imposte con una pensione non corrispondente al lavoro che ha svolto la sua dignità sarebbe ugualmente calpestata. A noi conservatori lo Stato opprimente e invadente e saccente non piace per nulla".
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