
Milano, 29 apr. (Adnkronos) - Il gip di Milano Patrizia Nobile prende tempo per mettere in fila le frasi della convalida del fermo per l'uomo accusato di aver stuprato all'alba di giovedì 28 aprile una donna di 36 anni, di origine marocchina, incontrata per caso vicino alla stazione Centrale. L'esito appare scontato: l'uomo, senza fissa dimora, resterà dietro le sbarre di San Vittore ma solo domani si potranno leggere le motivazioni legate al pericolo di fuga e forse all'ipotesi che possa ripetere una violenza che è stata ripresa dalle telecamere presenti in stazione. L'abuso avvenuto in ascensore non lascia spazio all'immaginazione, racconta chi ha visto il video, restano invece da mettere in fila altri elementi e l'incontro avvenuto ben prima delle ore 6 quando la donna, in attesa di prendere il treno per Parigi, viene trascinata, picchiata e chiusa nell'ascensore dove il connazionale la immobilizza, impedendole la fuga e di chiedere aiuto. Agli agenti della Polfer, che hanno raccolto la denuncia, la vittima ha raccontato di essere arrivata a Milano dieci giorni prima dalla Norvegia, dove vive la sua famiglia, di essere stata ospite di amici che l'hanno lasciata sola vicino alla stazione. E' nei giardinetti che ci sono a pochi passi dalla Centrale, stazione chiusa di notte, che la donna sarebbe stata avvicinata dall'uomo e qui, sul punto si cercano altri dettagli investigativi, l'avrebbe abusata una prima volta. Gli investigatori, coordinati dal pm Alessia Menegazzo, sono al lavoro su tutte le numerose telecamere per poter risalire al fotogramma dell'arrivo della 36enne e ogni suo movimento prima dell'incontro che si è trasformato in un incubo.
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