Auto: Unrae, ora convocare il Tavolo Automotive

economia
AdnKronos
Roma, 2 mag. - (Adnkronos) - Il mercato dell’auto rialza di nuovo la testa, anche grazie ad una maggiore disponibilità di prodotto dopo la crisi dei microchip e delle catene di fornitura. Lo segnala l'unrae commentando i risultati di aprile che permettono all'associazione di rivedere al rialzo la stima per l'intero 2023, prevedendo per fine anno 1.470.000 immatricolazioni, in crescita dell’11,6% sul 2022 (ma ancora in calo del 23,3% sul 2019). Ma a fronte di questo andamento il presidente Michele Crisci osserva che "c’è da augurarsi che si lavori fattivamente, in modo coordinato con tutti i soggetti coinvolti e con una strategia pragmatica, per raggiungere l’obiettivo delle zero emissioni al 2035” .“In questa ottica – aggiunge Crisci – continuiamo a sollecitare da tempo, siamo arrivati a maggio, e i dati dimostrano che gli incentivi all’acquisto di autovetture a basse emissioni non stanno funzionando: in aprile infatti la CO2 media è cresciuta del 2,9%. E’ urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno” . “Aspettiamo quindi una convocazione del Tavolo Automotive, di cui non si hanno più notizie, per lavorare di comune accordo verso obiettivi condivisi”. “Inoltre – prosegue Crisci – è necessario recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture, accelerando l’installazione di colonnine di ricarica sia private che pubbliche, in particolare lungo le autostrade e strade statali, evitando la formazione di nuovi divari geografici all’interno del Paese e, anzi, andando a sanare quelli già esistenti”. Il Presidente dell’Unrae chiede pertanto di “accelerare l’emanazione delle norme previste dai decreti MASE e di quelle per l’acquisto e l’installazione di colonnine di ricarica da parte di privati e condomini, senza dimenticare una politica infrastrutturale ad ampio raggio e di orizzonte lungo anche per il rifornimento di idrogeno, in linea con la nuova direttiva AFIR”.

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