
Roma, 6 set. (Adnkronos) - "La commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo voterà domani il nuovo regolamento interno con l’obiettivo di aumentare l’indipendenza e l’integrità dell’istituzione dopo lo scandalo Qatargate. L’interferenza dei Paesi stranieri negli affari e nelle politiche europee è un grave vulnus alla nostra democrazia, le nuove norme che per noi sono sicuramente un punto di partenza prevederanno sanzioni e persino la sospensione della diaria o il divieto di diventare relatore di un provvedimento per un deputato in chiaro conflitto d’interessi. Con le nuove regole Matteo Renzi, che ha annunciato di volersi candidare al Parlamento europeo, sarebbe di fatto incompatibile con le sue consulenze pagate da una fondazione sovrana saudita, i cui interessi e valori non sono analoghi a quelli europei. Siamo dunque curiosi di vedere se gli europarlamentari di Italia viva sosterranno con il loro voto le nuove procedure o se preferiranno tutelare gli interessi del capo". Così Laura Ferrara, europarlamentare del Movimento 5 Stelle, in una nota."Ricordiamo che grazie a un emendamento del Movimento 5 Stelle la relazione della Commissione speciale sulle ingerenze straniere in tutti i processi democratici nell'Unione europea, votato lo scorso anno, raccomanda a tutti gli Stati membri un divieto esplicito di consulenze da parte di Stati stranieri per i propri politici - prosegue -. Siamo convinti che l’Italia dovrebbe recepire quanto prima questa sollecitazione prevedendo per tutte le cariche elettive il divieto esplicito di percepire consulenze da Stati esteri". "I deputati e i senatori scelgano: o rappresentano gli interessi dei cittadini italiani o lavorano come lobbisti per Stati stranieri", conclude Ferrara.
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