
Roma, 22 dic. (Adnkronos) - “La scelta dissennata di Meloni porta l’Italia ad un grave gesto di slealtà istituzionale nei confronti della UE che ci pone politicamente al di fuori dei grandi paesi guida. Perfino Orban, amico e mentore politico di Meloni e Salvini, non si è mai spinto così a fondo nell’assumere posizioni di veto nei confronti delle decisioni adottate dagli altri paesi”. Lo afferma il deputato di +Europa Benedetto Della Vedova.“Il veto sul nuovo Mes posto ieri da Meloni, peraltro, lascia intatto il vecchio Mes, impedendo di migliorarlo e di aprire la via ai miglioramenti o dell’Unione bancaria, lasciando i depositanti europei ed Italian senza una protezione europea in caso di crisi bancaria. E questo rende ancor più grottesca la decisione. Il fronte sovranista e populista di Meloni, Salvini e Conti si è saldato nella scelta che essendo anti-europea nella forma è consapevolmente anti-italiana nella sostanza". "Forza Italia - aggiunge Della Vedova - ha abbozzato, scegliendo una astensione incomprensibile che la relega ad un ruolo meramente ancillare della destra sovranista e populista: da Tajani non viene alcun contrappeso “popolare” ai partiti della destra alleata di Orban e Le Pen, ma un semplice via libera alle decisioni di Meloni; si accontentano che venga lotto riconosciuto il diritto al mugugno. Il Ministro Giorgetti ha subito uno schiaffo che ne azzera l’autorevolezza, essendo ormai rappresentate di se stesso e non della Lega all’interno dell’esecutivo. Non so se il Pd avrà la capacità di prendere atto che Conte nell’essenziale si conferma un leader populista. È significativo che, a partire da +Europa, le forze che si riconosco nell’area europeista, liberale e riformatrice della politica europea condotto per mesi una battaglia lucida ed argomentata contro lo scempio politico della credibilità italiana che si prefigurava e che è stato compiuto ieri”, conclude.
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