
Roma, 24 gen. (Adnkronos) - “Le disposizioni del decreto intendono continuare a rispettare gli impegni assunti sia nei confronti della Nato che nei confronti degli altri Paesi europei. Quando sento dire che dovremmo interrompere la fornitura di armi all’Ucraina, non capisco quale sia l’alternativa. Diceva bene chi con chiarezza poneva il tema distintivo tra aggressore e aggredito. Oggi noi non possiamo che continuare nell’impegno che abbiamo preso, come Nato e come Europa, e sostenere lo sforzo ucraino di resistenza. Diversamente certo la guerra cesserebbe ma con l’invasione totale da parte della Russia e questo non è auspicabile per il bene del popolo ucraino e per evidenti ragioni di sicurezza europea. A meno che ci si accontenti di fare le anime belle che invocano la pace senza guardare la realtà ma questo non appartiene a noi di Forza Italia”. Così il senatore di Forza Italia Adriano Paroli intervenendo in Aula sulla conversione in legge del dl per la proroga dell'autorizzazione alla cessione di mezzi, materiali ed equipaggiamenti militari in favore delle autorità governative dell'Ucraina. “È evidente che oggi abbandonare l’Ucraina vorrebbe dire abbandonare la pace, non fare la pace –ha aggiunto-. In questi due anni si è pagato un prezzo in vite umane, tra popoli fratelli, stimato in diverse centinaia di migliaia di ragazzi che hanno perso la vita indossando una divisa o come tributo di vittime civili da entrambe le parti. Noi condividiamo il percorso delineato da questo disegno di legge, perché prosegue nel solco della politica finora adottata congiuntamente dai Paesi dell’Unione e dall’Alleanza atlantica. La speranza, perché noi vogliamo la pace e vorremmo la risoluzione di un conflitto che adesso non vede uno spiraglio di luce, è che finalmente si possano riprendere le trattative auspicate. Perché questo accada non possiamo che continuare a sostenere l'Ucraina, che combatte una guerra che non è solo sua”.
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