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Shoah: Nikolaevka divide aula Camera, botta e risposta FdI-opposizione

politica
AdnKronos
Roma, 26 gen (Adnkronos) - Tra "un episodio di storia patria" e un "uso pubblico della storia". Botta e risposta in aula alla Camera tra i Gruppi di Fratelli d'Italia da una parte, Pd e Avs dall'altra. Lo spunto l'ha offerto Emanuele Loperfido, FdI, che nell'ambito delle celebrazioni del Giorno della memoria ha ricordato la battaglia di Nikolaevka, nella seconda guerra mondiale, e il "tributo di sangue altissimo" pagato dagli alpini. "Il corpo degli alpini ricevette l'ordine di restare sulle posizioni, una unità di ragazzi di 20 anni in inferiorità numerica, scarsi in equipaggiamenti e armamenti, nel freddo e nel gelo, al grido 'Tridentina avanti' riuscirono a spezzare l'accerchiamento", ha spiegato Loperfido tra gli applausi del gruppo di FdI. Un intervento che ha lasciato "spaesato" Nicola Fratoianni, che ha preso la parola subito dopo: "Vorrei che l'aula avesse chiaro che quella è stata una battaglia particolare, quella era la campagna di Russia in cui nazisti e fascisti aggredendo l'Urrs mandarono a morire centinaia di migliaia di ragazzi e ragazze. In quella guerra c'era chi era da una parte e chi dall'altra. Da una parte i nazifascisti, dall'altra chi li combattè". (Adnkronos) - Al leader di Sinistra italiana ha risposto lo stesso Loperfido, riprendendo la parola: "Nessuno sta esaltando l'arte della guerra ma l'Urrs da lei citata è stata autore del massacro di Katyn, non si può dire che da una parte c'erano i buoni e dall'altra i cattivi. Se vogliamo continuare a mettere i puntini sulle i per la parte politica che discende dall'Unione sovietica noi ci tiriamo fuori". E' stato quindi Gianni Cuperlo (Pd) a replicare al deputato di FdI: "Noi non discendiamo da quella storia. Si tratta di contestualizzare la storia: se lei definisce puntini sulle i il fatto che dal '40 al '45 sono morti 440mila cittadini italiani a causa del peggior regime che ha insanguinato il Paese, chi ha mancato di rispetto alla storia e alle vite è nei banchi dove siede lei". E Toni Ricciardi, sempre del Pd, ha rincarato: "Qui si sta perpetrando in aula l'uso pubblico della storia. Questo sta succedendo ogni giorno in questo Paese, chi non è in grado di esercitare egemonia culturale cerca ogni giorno di spostare Dante a destra, poi Gramsci e tra un po' non sapremo più chi. Evitate. Lei ci sta dicendo che rimpiange il Patto d'acciaio, quando nazisti e fascisti combattevano insieme".

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