Manifestazione Cgil-Cisl-Uil a Cagliari
Presente una delegazione gallurese

di Antonella Brianda

OLBIA. "Lavoro, riforme, equità fiscale". E' questo lo slogan sullo striscione che stamane a Cagliari ha aperto il corteo, composto da alcune migliaia di manifestanti, di Cgil, Cisl e Uil. Le tre sigle sindacali hanno organizzato una manifestazione unitaria per chiedere alla politica sarda di riportare il lavoro, la situazione dei precari, quella dei giovani, dei disoccupati e dei cassa integrati, al centro del dibattito politico. Dopo aver sfilato in un corteo partito dai portici di via Roma, i manifestanti si sono riuniti sotto al palazzo della Regione in viale Trento, per ascoltare gli interventi dei segretari regionali dei sindacati. 
"Il meccanismo istituzionale si e' inceppato e non riesce più a cogliere le esigenze della società sarda" ha sottolineato durante il suo intervento Oriana Putzolu, numero uno della Cisl sarda. "Stiamo perdendo diritti conquistati con anni di lotta. Gli ammortizzatori sociali non si toccano", ha affermato Francesca Ticca della Uil. Con una delegazione di oltre cento persone anche la sezione della Cgil Gallura ha partecipato alla manifestazione. "Da sempre in Sardegna ci portiamo dietro l'idea che la Gallura sia tutto turismo,- ha detto a OlbiaNotizie Fabio Spano, il segretario generale Cgil Gallura - ma ora dobbiamo fare i conti con una forte disoccupazione perché la Gallura non sta bene. Certo, non abbiamo numeri altissimi di cassaintegrati, ma solo perché nel territorio gallurese non sono presenti le grosse imprese che invece ci sono nel Sulcis. Ma la situazione lavorativa è comunque drammatica". 
"Anche un settore ricco come quello della nautica a Olbia - prosegue Spano - negli ultimi due anni è entrato in crisi; tantissime persone sono state licenziate e sempre più si sta facendo ricorso agli ammortizzatori sociali". A questa manifestazione unitaria di stamane a Cagliari seguirà un'altra, nazionale, prevista per il prossimo 22 giugno a Roma.
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