Grande successo per "L'Otto Donna"
Olbia,uniti contro le violenze di genere

di Davide Mosca


OLBIA. Cala il sipario sulla manifestazione "L'Otto Donna", due giorni di seminari, incontri, concerti, proiezioni di video e arte, per dire "Basta" alla violenza di genere, per chiedere agli uomini di assumersi finalmente le proprie responsabilità. L'evento, alla sesta edizione, è stato organizzato dall'associazione Prospettiva Donna che da anni si batte sul territorio per i diritti delle donne grazie anche al centro antiviolenza diretto dal presidente, Patrizia Desole. Sono stati numerosi i ragazzi delle scuole a prendere parte agli incontri: loro sono il futuro e la risoluzione del problema definitivo si giocherà proprio sulle nuove generazioni. 


Non potevano mancare poi le istituzioni, il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, l'assessore ai sevizi sociali Rino Piccinnu e i relatori di spicco del mondo della magistratura e della psicologia: loro sono il presente e spetterà ad essi riscrivere le regole oltre a farsi garanti del cambiamento culturale. La strada per la risoluzione del problema è lunga e tortuosa e i vuoti normativi descritti dagli interessanti interventi di Fabio Roia, giudice del tribunale di Milano e responsabile della sezione soggetti deboli lo dimostrano. Ma in questi due giorni, uomini e donne, uniti nella sala del museo archeologico hanno preso consapevolezza di quanto più volte denunciato da Patrizia Desole e Prospettiva Donna. Non potrà essere più lo stesso dopo quelle 396 richieste d'aiuto nel 2013 al centro Prospettiva Donna, solo in Gallura, da parte di donne vittime di violenza. Nel 2012 erano state 176.


Non potrà più essere lo stesso dopo i duecento percorsi avviati dagli specialisti del centro antiviolenza per le vittime. Da oggi stesso, non si può più chiudere gli occhi o le orecchie di fronte al 91% di casi di violenze domestiche. Dietro agli sconvolgenti dati comunicati da Patrizia Desole ci sono persone, in carne ed ossa, che chiedono aiuto e che chiedono di essere liberate.  E dietro a quelle donne ci sono dei bambini, numerosi, che assistono alle botte, agli insulti, alle minacce, allo stalking. Incredibile ascoltare i luoghi in cui sono stati riscontrati più casi di violenza di genere: Olbia è la primo posto, seguita da Arzachena, poi La Maddalena e Loiri Porto San Paolo. 


Il direttore del centro di salute mentale della Asl n.2, Amadeus Ehrhart ha parlato di un problema di formazione delle forze di polizia e della magistratura: "le donne vittime di violenza non devono essere sottoposte a interrogatori come fossero loro le colpevoli e va evitato assolutamente di mediare tra maltrattanti e vittime.  Il cambiamento dovrà partire dagli uomini e non perché costretti". Nella giornata di ieri è intervenuta la professoressa Cristina Cabras, criminologa dell'università degli studi di Cagliari, un formatore dell'associazione Interpares di Trieste e Roberta Filigheddu picologa del centro antiviolenza di Prospettiva Donna. Alle 19 lo spettacolo teatrale "Il madrigale degli Ossimori" di Fabrizio Derosas accompagnati da violino e pianoforte hanno chiuso la manifestazione.


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