OLBIA. Sébastien Ogier entra nella storia del Rally Italia Sardegna con la sua quinta vittoria nella tappa italiana del FIA World Rally Championship, un traguardo che nessun altro pilota aveva mai raggiunto. Alla guida della Toyota GR Yaris Rally1 e navigato da Vincent Landais, l’otto volte iridato ha dominato la gara sarda con la freddezza del fuoriclasse, nonostante un brivido sull’ultima speciale, risolto con un colpo di esperienza: retromarcia, gas e via verso Porto San Paolo, con l’isola di Tavolara sullo sfondo. Dietro di lui, Ott Tänak su Hyundai i20 N Rally1 ha chiuso in seconda posizione, rallentato da una foratura lenta nella PS9. Terzo il giovane Kalle Rovanperä, autore di una domenica da applausi con vittoria nella Power Stage e nel Super Sunday. “Sono davvero felice. La Sardegna mi ha sempre portato bene, ma vincere qui per la quinta volta è qualcosa di speciale”, ha dichiarato Ogier all’arrivo. Ma la vera festa è tutta azzurra grazie ai trionfi in WRC2 e WRC3. Storica vittoria in WRC2 per Roberto Daprà e Luca Guglielmetti (Skoda Fabia RS Rally2), portacolori di ACI Team Italia, che hanno riportato l’inno di Mameli a risuonare nel mondiale cadetto a sei anni dall’ultima volta.
Dopo un testacoda iniziale nella Power Stage, Daprà ha attaccato come mai prima, vincendo per 5.8 secondi sui polacchi Kajetanowicz-Szczepaniak. “Mi sono girato, ho pensato fosse finita. Invece ho spinto al massimo. Non ho mai guidato così forte”, ha detto tra le lacrime Daprà, chiudendo nono assoluto. Impresa anche per Matteo Fontana e Alessandro Arnaboldi (Ford Fiesta Rally3), primi in WRC3. Un problema elettrico nella penultima speciale ha rischiato di compromettere tutto, ma Fontana ha saputo gestire il rientro degli avversari, chiudendo con 24.5 secondi sul boliviano Bruun. È la sua prima vittoria stagionale e vale il primo posto in campionato con 59 punti. Il team Toyota Gazoo Racing WRT chiude con quattro auto nella top 5, consolidando la leadership nel Mondiale Costruttori. Nonostante una foratura e il ruolo di apripista, Elfyn Evans è quarto e resta leader del mondiale piloti, davanti proprio a Ogier e Rovanperä.
Torna a sorridere anche Takamoto Katsuta, quinto, nonostante un cappottamento. Solberg, Gryazin e Pajari hanno animato la bagarre tra le Rally2, con il norvegese della Toyota miglior assoluto di classe e sesto assoluto. Tra i piloti sardi, l’unico al traguardo è stato Giuseppe Dettori con Carlo Pisano, primi tra gli equipaggi locali su Skoda Fabia Rally2 Evo. Particolare attenzione all’ambiente, come da tradizione, con la cerimonia della piantumazione di un cipresso “fratello” di quello di San Francesco, simbolo del progetto “Un pilota, un albero”, volto alla creazione di un bosco con 138 nuove piante, una per ogni equipaggio iscritto. Non solo motori. L’Isola Bianca si è trasformata in un villaggio di festa grazie alla collaborazione con RDS e al concerto dei The Kolors, che ha portato oltre 5.000 spettatori nel parco assistenza. Sul podio di Olbia, a premiare i vincitori, anche la madrina Federica Pellegrini, protagonista di una co-drive experience che – parole sue – “non dimenticherà mai”. Il Rally Italia Sardegna si conferma evento di punta del motorsport mondiale, con numeri da record in presenze, copertura mediatica e social engagement. E soprattutto, con un Ogier che scrive un nuovo capitolo nella leggenda del rally.© Riproduzione non consentita senza l'autorizzazione della redazione