OLBIA. ll campione non sbaglia. Sebastien Ogier ha chiuso in testa la prima giornata del Rally Italia Sardegna 2025, il prestigioso appuntamento del FIA World Rally Championship, organizzato dall’Automobile Club d’Italia in collaborazione con la Regione Sardegna, giunto alla sua ventiduesima edizione sull’isola dei Quattro Mori. La tappa inaugurale, caratterizzata da un percorso in parte inedito, ha visto gli equipaggi affrontare tre prove speciali: il ritorno della “Arzachena”, l’inedita e insidiosa “Telti-Calangianus-Berchidda”, e la lunga “Sa Conchedda”, decisiva per la classifica provvisoria sia al mattino che al pomeriggio. Ogier, sette volte vincitore in Sardegna, ha faticato inizialmente per una scelta di pneumatici poco efficace, chiudendo la prima metà di giornata in terza posizione, staccato di 8.1 secondi dalla vetta. Ma nel loop pomeridiano il francese ha imposto il ritmo, sfruttando al meglio le sue gomme fresche nel momento decisivo. A bordo della sua Toyota GR Yaris Rally1, navigato da Vincent Landais, Ogier ha prima recuperato il gap e poi superato Tänak e Fourmaux nella lunga PS6, chiudendo in testa con una prova di forza da vero fuoriclasse. “Sono carico. È sempre bello essere davanti, soprattutto quando non te lo aspetti. Ho gestito bene le gomme e questo ha fatto la differenza” – ha commentato il pilota di Gap.
Secondo, staccato di pochi secondi, il francese Adrien Fourmaux, alla guida della Hyundai i20 N Rally1. Partito bene e in testa dopo tre speciali, Fourmaux ha beneficiato di una buona posizione di partenza e di un passo costante, salvo poi perdere il primato sull’ultima insidiosa discesa verso Buddusò. “Peccato per la PS6, non sono del tutto soddisfatto. Domani sarà tutto da rifare, daremo il massimo” – ha detto il pilota, navigato da Alexandre Coria.
Sul terzo gradino del podio provvisorio Ott Tänak, già vincitore in Sardegna lo scorso anno, anch’egli su Hyundai. L’estone, affiancato da Martin Järveoja, ha accusato un problema a un ammortizzatore nel finale che lo ha leggermente rallentato. Il suo distacco è di 7.3 secondi, ma con i continui stravolgimenti odierni, tutto resta possibile. “Senza la noia tecnica saremmo potuti essere più avanti” – ha dichiarato Tänak.
Quarto il giovane finlandese Sami Pajari, sorprendente per costanza e velocità, davanti al due volte campione del mondo Kalle Rovanperä. Sesto Elfyn Evans, attualmente leader del mondiale, penalizzato dall’aver aperto la strada: per il gallese sarà fondamentale attaccare domani. Settimo Takamoto Katsuta, protagonista di un rocambolesco cappottamento sulla PS5: ripartito grazie all’aiuto del pubblico, ha affrontato l’ultima prova con maschere da sci, a causa di un parabrezza danneggiato. Tra le Rally2, comanda il russo Nikolay Gryazin (non iscritto alla WRC2), davanti a Emil Lindholm – leader effettivo della categoria – e Yohann Rossel, quest’ultimo un po’ in difficoltà sulla lunga speciale. Bene anche il veterano Martin Prokop, terzo in WRC2, autore di una prestazione concreta.
Giornata da dimenticare per il team M-Sport: fuori tutte le Ford Puma Rally1 nella PS2. Tra sospensioni rotte, ruote divelte e cappottamenti, solo il gentleman driver Jourdan Sederidis è rimasto in gara. La squadra britannica cercherà di riportare le sue vetture al via nella seconda tappa. In chiave tricolore, Roberto Daprà è attualmente ottavo in WRC2 con la sua Skoda, penalizzato da un testacoda ma in recupero nel pomeriggio. Ottima la prestazione di Matteo Fontana e Alessandro Arnaboldi in WRC3, al comando con 49.7 secondi di margine dopo aver vinto quattro delle sei speciali.
In programma oggi: la tappa più lunga e spettacolare
La seconda giornata – sabato 7 giugno – sarà la più impegnativa, con 121,60 km cronometrati divisi in tre tratti da ripetere due volte: la storica Coiluna-Loelle (21,18 km), con passaggio nell’arena di Buddusò, la celebre Lerno-Su Filigosu (24,34 km) con il leggendario “Micky’s Jump”, e la Tula-Erula (15,28 km).
Domenica la finale con vista mare
Gran finale domenica 8 giugno con due nuove prove per un totale di 77,94 km cronometrati. La San Giacomo-Plebi (25,19 km) torna in calendario dopo oltre dieci anni, mentre la conclusiva Porto San Paolo (13,78 km), completamente inedita, offrirà scenari mozzafiato con la silhouette di Tavolara sullo sfondo. L’appuntamento per il podio finale è fissato alle ore 16:00 ad Olbia.
Il Rally Italia Sardegna 2025 si conferma ancora una volta una delle tappe più tecniche, imprevedibili e affascinanti dell’intero campionato. E la battaglia è solo all’inizio.
Secondo, staccato di pochi secondi, il francese Adrien Fourmaux, alla guida della Hyundai i20 N Rally1. Partito bene e in testa dopo tre speciali, Fourmaux ha beneficiato di una buona posizione di partenza e di un passo costante, salvo poi perdere il primato sull’ultima insidiosa discesa verso Buddusò. “Peccato per la PS6, non sono del tutto soddisfatto. Domani sarà tutto da rifare, daremo il massimo” – ha detto il pilota, navigato da Alexandre Coria.
Sul terzo gradino del podio provvisorio Ott Tänak, già vincitore in Sardegna lo scorso anno, anch’egli su Hyundai. L’estone, affiancato da Martin Järveoja, ha accusato un problema a un ammortizzatore nel finale che lo ha leggermente rallentato. Il suo distacco è di 7.3 secondi, ma con i continui stravolgimenti odierni, tutto resta possibile. “Senza la noia tecnica saremmo potuti essere più avanti” – ha dichiarato Tänak.
Quarto il giovane finlandese Sami Pajari, sorprendente per costanza e velocità, davanti al due volte campione del mondo Kalle Rovanperä. Sesto Elfyn Evans, attualmente leader del mondiale, penalizzato dall’aver aperto la strada: per il gallese sarà fondamentale attaccare domani. Settimo Takamoto Katsuta, protagonista di un rocambolesco cappottamento sulla PS5: ripartito grazie all’aiuto del pubblico, ha affrontato l’ultima prova con maschere da sci, a causa di un parabrezza danneggiato. Tra le Rally2, comanda il russo Nikolay Gryazin (non iscritto alla WRC2), davanti a Emil Lindholm – leader effettivo della categoria – e Yohann Rossel, quest’ultimo un po’ in difficoltà sulla lunga speciale. Bene anche il veterano Martin Prokop, terzo in WRC2, autore di una prestazione concreta.
Giornata da dimenticare per il team M-Sport: fuori tutte le Ford Puma Rally1 nella PS2. Tra sospensioni rotte, ruote divelte e cappottamenti, solo il gentleman driver Jourdan Sederidis è rimasto in gara. La squadra britannica cercherà di riportare le sue vetture al via nella seconda tappa. In chiave tricolore, Roberto Daprà è attualmente ottavo in WRC2 con la sua Skoda, penalizzato da un testacoda ma in recupero nel pomeriggio. Ottima la prestazione di Matteo Fontana e Alessandro Arnaboldi in WRC3, al comando con 49.7 secondi di margine dopo aver vinto quattro delle sei speciali.
In programma oggi: la tappa più lunga e spettacolare
La seconda giornata – sabato 7 giugno – sarà la più impegnativa, con 121,60 km cronometrati divisi in tre tratti da ripetere due volte: la storica Coiluna-Loelle (21,18 km), con passaggio nell’arena di Buddusò, la celebre Lerno-Su Filigosu (24,34 km) con il leggendario “Micky’s Jump”, e la Tula-Erula (15,28 km).
Domenica la finale con vista mare
Gran finale domenica 8 giugno con due nuove prove per un totale di 77,94 km cronometrati. La San Giacomo-Plebi (25,19 km) torna in calendario dopo oltre dieci anni, mentre la conclusiva Porto San Paolo (13,78 km), completamente inedita, offrirà scenari mozzafiato con la silhouette di Tavolara sullo sfondo. L’appuntamento per il podio finale è fissato alle ore 16:00 ad Olbia.
Il Rally Italia Sardegna 2025 si conferma ancora una volta una delle tappe più tecniche, imprevedibili e affascinanti dell’intero campionato. E la battaglia è solo all’inizio.
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