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Cristina Caboni trionfa al Premio Eno-Letterario vermentino 2025

OLBIA. È la scrittrice sarda Cristina Caboni, originaria di Decimomannu, la vincitrice della nona edizione del Premio Nazionale Eno-Letterario Vermentino, con il romanzo La ragazza senza radici (Garzanti). La cerimonia di premiazione si è svolta sabato al Museo Archeologico di Olbia, in un’atmosfera ricca di emozioni, cultura e profumo di vino. Il premio, che celebra l’intreccio tra narrativa e mondo enologico, ha consacrato il romanzo della Caboni come l’opera capace di interpretare al meglio lo spirito del Vermentino — un vino che racconta di radici, identità e territorio. Ambientato nel mondo della viticoltura, La ragazza senza radici esplora temi profondi come la maternità, l’abbandono e la forza dei legami familiari, restituendo al lettore un messaggio universale: per fiorire, occorre saper mettere radici. La proclamazione è stata annunciata da Maria Amelia Lai, Presidente della Giuria Tecnica, che ha sottolineato “il grande valore umano e i contenuti autentici che tutti gli autori hanno saputo esprimere in questa bellissima nona edizione”. A condurre l’evento è stato Neri Marcorè, attore e showman, che con la sua ironia e sensibilità ha guidato il pubblico tra letture, dialoghi e premiazioni. Sul palco, il primo momento istituzionale ha visto la partecipazione del Presidente della Camera di Commercio di Sassari, Stefano Visconti, della Vice Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Olbia, Sabrina Serra, anche giurata del Premio, e del Vice Sindaco di Castelnuovo Magra, Luca Marchi.

“Il Premio Eno-Letterario Vermentino resta un elemento cardine per lo sviluppo locale,” ha affermato Visconti, “ma è anche la dimostrazione di quanto la cultura possa contribuire alla crescita di un territorio. Dopo nove anni, l’interesse è ancora in crescita e il riconoscimento è ormai consolidato in ambito nazionale, pronto ad aprirsi anche a realtà editoriali straniere.” La cerimonia è entrata nel vivo con le Menzioni Speciali, introdotte da Luca Marchi e Marco Piro, neo presidente del Consorzio di Tutela del Vermentino di Gallura DOCG. A rendere speciale la mattinata, la partecipazione degli studenti del Liceo Gramsci di Olbia, che hanno realizzato videobooktrailer e curato le letture dei brani premiati.

Le Menzioni Speciali sono andate a:
    •    Enrico Beccastrini con DOCG: di origine criminale garantita (Carmignani Editrice)
    •    Clizia Fornasier con Volevo sognarmi lontana (HarperCollins)

Il Premio Territorio, consegnato da Sabrina Serra, è stato attribuito ex aequo a:
    •    Ludovica Elder con I vestiti della domenica (Piemme)
    •    Franco Faggiani con Basta un filo di vento (Fazi Editore)

Due opere che hanno saputo valorizzare, con sensibilità e profondità, i paesaggi, le tradizioni e la cultura gallurese.

La novità internazionale

Grande interesse ha suscitato la nuova sezione dedicata alla narrativa straniera, con l’assegnazione del Premio Narrativa Straniera 2025. Il riconoscimento è andato all’opera Intrecci di vite. Elogio della caparbietà dei vignaioli della giornalista francese Laure Gasparotto, scritta insieme al compianto Alain Graillot.

Il premio è stato consegnato da Luca Ammirati, Presidente del Comitato di sviluppo del Premio, Aldo Addis, Vicepresidente dell’ALI (Associazione Librai Italiani), e Andrea Fattizzo della casa editrice Ampelos. Gasparotto è intervenuta in collegamento streaming, ringraziando per un riconoscimento che “unisce i vignaioli e gli scrittori nel racconto della passione e della tenacia”.

Ammirati e Addis hanno poi ricordato il successo del Media Day di Milano e dell’accordo con l’ALI, che ha portato gli espositori dei volumi finalisti in oltre 100 librerie italiane, ampliando la visibilità del Premio e il dialogo tra vino e cultura.

Un brindisi alla cultura

A chiudere la mattinata, il direttore della Camera di Commercio di Sassari, Pietro Esposito, che ha ringraziato organizzatori, autori e partner per aver reso la manifestazione “un appuntamento ormai imprescindibile, capace di rafforzare il legame tra letteratura e mondo del Vermentino”. Con la vittoria di Cristina Caboni, il Premio Eno-Letterario Vermentino guarda già alla sua decima edizione, confermando Olbia come capitale di un dialogo autentico tra vino, parola e territorio.

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