
Milano, 11 lug. (AdnKronos) - Migliora l'andamento del tessile italiano (tessitura laniera, cotoniera, liniera, serica e a maglia): secondo quanto diffuso da Istat relativamente alla produzione industriale, nel periodo gennaio-marzo 2017, l'incremento tendenziale è stato pari al +2%. I dati sono stati resi noti in occasione della inaugurazione di Milano Unica, il salone dedicato al comparto. Nell’ambito della tessitura, la produzione laniera concorre per oltre il 40% del fatturato complessivo. Seguono la tessitura cotoniera a quota 20%, quindi quella a maglia a quota 18%, poi la serica, che incide per oltre il 17%, ed infine la tessitura liniera con una quota pari a quasi il 4%.Analizzando il commercio con l’estero, nel periodo gennaio-marzo 2017 si rileva un cambio di passo per l’export, che porta a registrare una crescita pari al +3,5%, mentre l’import mostra un calo del -1,2%. Nel trimestre, il saldo commerciale sfiora i 397 milioni di euro.Con riferimento ai principali sbocchi, gli Usa registrano un aumento del +6,2%. In Cina le vendite di tessuti made in Italy crescono del +22,1%; l’export verso il Dragone sommato al dato di Hong Kong (in aumento del +10,8%) risulta superiore ai 78 milioni di euro, quasi a pari merito con la Germania. Continuando a scorrere l’elenco delle maggiori destinazioni, la Tunisia sale del +3,3%, la Spagna cresce invece del +13,8%, mentre il Portogallo del +3,9%. In contrazione, invece, Germania (-2,8%), Romania (-5,8%), Francia (-5,0%) e Turchia (-4,9%).
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