Banche venete: Visco, costi più elevati con semplice liquidazione (2)

economia
AdnKronos
(AdnKronos) - La procedura di selezione, sottolinea Visco ripercorrendo le tappe che hanno riguardato le due banche venete, "ha coinvolto sei potenziali acquirenti: 4 italiani (i due maggiori gruppi bancari, uno di media dimensione e un grande gruppo assicurativo) e altri due grandi intermediari europei. A conclusione del processo sono pervenute due offerte di acquisto vincolanti ; quella di Intesa Sanpaolo è risultata l'unica idonea ad assicurare la continuità delle funzioni critiche delle due banche in liquidazione. L'acquirente dovrà ora procedere all'integrazione e ristrutturazione delle attività e passività cedute nell'ambito dell'operazione". Alle entità in liquidazione, rileva il Governatore della Banca d'Italia, "restano, all’attivo, azioni e partecipazioni per 1,7 miliardi e tutti i prestiti deteriorati (9,9 miliardi al netto delle svalutazioni); al passivo, capitale, obbligazioni subordinate e fondi rischi per complessivi 6,2 miliardi. La differenza di 5,4 miliardi costituisce un debito nei confronti di Intesa Sanpaolo, che acquisisce allo stesso tempo tutte le altre attività e passività delle banche in liquidazione. Questo debito (elevabile fino a 6,4 miliardi a seguito di una due diligence sui crediti in bonis) è garantito dallo Stato, che accorda all’acquirente ulteriori garanzie a copertura di rischi di varia natura per un valore atteso complessivo di 400 milioni".L’onere immediato per lo Stato, sottolinea Visco, "consiste in un esborso di cassa per 4,8 miliardi, di cui 3,5 a copertura del fabbisogno di capitale generatosi per Intesa Sanpaolo a causa dell’acquisizione e 1,3 volti a sostenere le misure di ristrutturazione che Intesa dovrà attivare". A fronte di questi impegni lo Stato, aggiunge, "vanta un credito verso le banche in liquidazione da rimborsare con il realizzo dei loro attivi; per i crediti deteriorati esso sarà affidato alla Società di Gestione delle Attività (SGA), che dovrà operare per ottenere, nel tempo, tassi di recupero in linea con quelli impliciti nei valori, al netto delle svalutazioni, iscritti a bilancio".

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