
(AdnKronos) - Il punto vendita fisico è diventato strategico per l’online. Su un’analisi di oltre 44.000 negozi in Italia, 22.000 sono risultati attivi con servizi legati all’e-commerce dove, tra quelli maggiormente proposti, circa il 20% è rappresentato dal ritiro degli acquisti online, il 4,6% da quelli prenotati online e una percentuale appena sopra l’11% dai servizi abilitati al reso. “Nell’industria del lusso l’offerta online è ormai molto ampia e con una vastissima estensione dei prezzi, ad esempio dai 25 dollari della Tote bag di Ralph Lauren ai 50.000 dolalri delle borse Hermès” ha evidenziato Marco Pozzi, senior advisor di Contactlab. “Tuttavia la crescita del canale e-commerce sta iniziando a rallentare, soprattutto nelle geografie anglosassoni, e sempre più ai brand conviene focalizzare l’attenzione sul customer engagement digitale dei clienti che acquistano in negozio, che è dimostrato comprino più frequentemente e spendano di più". "Tuttavia i contenuti su web, social e digital direct marketing oggi appaiono ancora molto standardizzati, e spesso a livello locale c’è ben poco oltre alla mera traduzione. La nuova sfida - ha concluso - è quindi quella di aumentare il livello di personalizzazione dei contenuti, utilizzando anche le forze già in campo come i sales associate, già presenti in tutti i negozi del mondo e con la migliore conoscenza dei clienti: il clienteling è la nuova Digital Frontier”.
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