
(AdnKronos) - Mattarella ha ricordato "l’enorme lavoro dedicato all’istruzione formale del complesso procedimento che culmina nel 'maxi-processo'", che portò Borsellino a sperimentare "con successo, insieme a Giovanni Falcone e ad altri valorosi colleghi, metodi investigativi nuovi e più efficaci, attraverso la condivisione delle informazioni tra i magistrati e con maggiore attenzione verso il potere economico delle cosche, il settore degli appalti e quello dei movimenti bancari". "Attraverso questo nuovo metodo, fondato sulla condivisione delle informazioni, sul lavoro di gruppo, sulla specializzazione dei ruoli, l’ufficio istruzione di Palermo raggiunge, in quel tempo, risultati processuali di rilievo inedito, resi possibili grazie alla capacità di valorizzare i criteri dell’efficienza e del coordinamento. E in questo contesto, le esperienze di Paolo Borsellino come giudice civile e penale, giudicante e requirente, si sono rivelate un punto di forza, imprimendo alla sua attività istruttoria una connotazione di particolare solidità probatoria". "Anche quando emersero profonde divergenze di vedute all’interno dell’ufficio istruzione di Palermo, non più diretto da Antonino Caponnetto, Paolo Borsellino -pur non facendone più parte– si adoperò, con grande impegno, per evitare -ha sottolineato ancora il Capo dello Stato- che si lacerasse l’ufficio, per non disperdere il patrimonio di conoscenze e di esperienze che era maturato nel gruppo di magistrati che avevano dato vita al pool antimafia".
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