
Roma, 19 lug. (AdnKronos) - Si è svolto questa mattina un colloquio tra il presidente della commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto, e l’ambasciatore dell’Iraq a Roma, Ahmad Bamarni, finalizzato -spiega un comunicato- ad un’analisi della situazione in Iraq dopo la liberazione di Mosul e la vittoria su Daesh. L’incontro ha consentito al rappresentante diplomatico iracheno di tributare un riconoscimento all’Italia per la costante vicinanza dimostrata al suo Paese e che si è concretizzata soprattutto nella eccellente attività di carattere addestrativo prestata da Carabinieri, Forze di polizia e Forze Armate italiane. Il colloquio ha, inoltre, consentito di fare un punto sulla situazione alla luce delle devastazioni compiute da Daesh e delle prospettive di ricostruzione del Paese che vedranno l’Italia tra i Paesi coinvolti in virtù del sostegno sempre assicurato all’Iraq anche sul piano dell’assistenza umanitaria. È emersa una preoccupazione sulla specifica condizione della popolazione irachena sunnita colpita nel passato anche dalle milizie sciite, poi oppressa da Daesh e nei cui confronti si sono concentrate le atrocità perpetrate, per un verso, dalla ex guardia repubblicana fedele a Saddam Hussein e, per altro verso, dai foreign fighters affluiti in Iraq da Paesi arabi, europei o dalla Cecenia. Si pone adesso -conclude la nota- il tema della gestione delle vedove e dei figli dei militanti di Daesh in un contesto caratterizzato oggi dal fatto che larga parte della popolazione dell’Iraq ha un atteggiamento positivo nei confronti delle autorità irachene e aspira ad un ritorno alla normalità.
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