
Palermo, 19 set. (AdnKronos) - "Non ho mai nominato parenti né di D'Alia né di altri. Le scuse non bastano. Falcone aveva avanzato al Consiglio di Presidenza una vergognosa proposta: far sì che le spese di funzionamento del gruppo fossero a carico dell'Assemblea. Sono notizie assolutamente infondate. La sua è una ripicca, che avrà conseguenze in sede giudiziaria. Lo querelo". Così il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Giovanni Ardizzone, replica a distanza al capogruppo di Forza Italia a Sala d'Ercole, che oggi aveva puntato il dito sulle nomine dei revisori dei conti della Fondazione Federico II, spiegando che tra gli uomini scelti "pare ci sia anche il cognato di Gianpiero D'Alia. "Non accetto prediche da un partito che senza alcuna etica -aggiunge Falcone- è diventato un raccoglitore di personaggi in forte contrasto con lo stesso codice etico che voleva approvare quel galantuomo di Nello Musumeci". Per quanto riguarda, Ardizzone ha spiegato che sono "atti dovuti per scadenza secondo prassi consolidata dai due precedenti presidenti. Le nomine scadevano il 2 ottobre e non era possibile la proroga. Erano state fatte da Gianfranco Miccichè e Francesco Cascio".
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