Banche: Italia ai margini in Ue per utilizzo internet banking

economia
AdnKronos
Milano, 18 dic. (AdnKronos) - L’Italia nel 2016 è ai margini in Europa per utilizzo dei servizi di Internet Banking. La percentuale di utilizzo si attesta intorno al 29% della popolazione, contro valori prossimi al 90% nell’Europa del Nord, al 59% in Francia e al 53% in Germania. Dopo l’Italia, ci sono la Bulgaria (4%), la Grecia (19%), la Romania (5%) e Cipro (28%). Sono i dati approfonditi dall’Abi su fonte Eurostat nel suo rapporto sull’occupazione nel settore bancario. Il tasso di crescita dell'utilizzo di app e home banking nella Ue a 27, cioè +20% da 2008 a 2016, suggerisce però che il 'divario' possa allentarsi. In Italia, nello stesso periodo, la percentuale è salita del 16%.La crescita dei canali digitali negli ultimi anni è stata trainata dalle app su smartphone: nel Regno Unito, ad esempio, l’attività dei clienti sulle app bancarie è cresciuta del 354% negli ultimi cinque anni e nel 2016 gli utenti in tutto il Paese erano 19,6 mln, con 159 login al secondo. Gli effetti di queste trasformazioni sul personale, secondo Gianfranco Torriero, il vice direttore generale di Abi che ha presentato il rapporto, sono sintetizzabili in tre punti chiave: "L'esigenza di nuova e nuove professionalità; la creazione delle condizioni per riqualificare il personale all'interno di un'azienda e lo sviluppo di una robotica applicata alle persone" e non completamente autonoma. Secondo l'indagine dell'Abi, solo il 17% degli intervistati si farebbe guidare in un investimento da un robot del tutto avulso dalla componente umana. Ad ogni modo, le operazioni digitali in ambito bancario sono ormai due su tre e l'esclusiva frequentazione di una filiale tradizionale riguarda ormai "solo un terzo dei clienti delle banche". La maggior parte di loro, invece, spiega sempre Torriero, "privilegia la multicanalità", ossia entrambe le possibilità, il download dell'app o la navigazione sul sito insieme al passaggio nella struttura fisica.

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