
Roma, 30 dic. (AdnKronos) - "Con un decreto emanato dal ministero del Lavoro ieri sono stati finalmente stabiliti i riferimenti del costo del lavoro che devono essere considerati nelle gare di appalto che aggiudicano servizi di call center". Ad annunciarlo, in una nota congiunta, sono le segreterie nazionali Slc-Cgil. Fistel-Cisl e Uilcom-Uil, ricordando che l’articolo 24-bis del decreto-legge 83 del 2012 modificato un anno fa con la legge di Bilancio 2017 ha previsto ,appunto, lo scomputo del costo del personale dalle offerte e quindi la necessità di determinarlo sulla base di un accordo con le organizzazioni sindacali."Questo importante passaggio 'regolatorio' è stato fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali che si sono prima battute per far diventare obbligo di legge l’avere dei valori certi di riferimento per le gare (considerando che per i call center il costo del lavoro incide per oltre l’80% dei costi totali) e poi sono state impegnate dalla scorsa estate in un lungo e costruttivo confronto in sede ministeriale, e con Asstel, che ha portato alla sottoscrizione della tabella del costo del lavoro medio al minuto di effettiva prestazione per livello inquadramentale che sostanzia il Decreto stesso", sottolineano le tre sigle sindacali.
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