
(AdnKronos) - Scelte, quelle chiarite da Colla, che si inquadrano dentro una visione strategica di politica industriale della Cgil "non può essere piegata alle dinamiche da campagna elettorale", come mostra la polemica sui sacchetti bio introdotti nei supermercati. La cura e la salvaguardia dell’ambiente sono state coniugate dal segretario confederale come elementi di quella "rivoluzione ambientale necessaria che non può fare a meno di precise scelte di politica energetica in cui il gas accompagna la crescita delle rinnovabili". Per Colla il modello energetico "ha impatto anche sulla qualità del lavoro e delle imprese" ed è per questo che il segretario confederale "ha difeso la scelta delle aziende che hanno fatto innovazione riuscendo perciò a rimanere ed a trainare il mercato provato dalla crisi. In questo senso Cop 21 (conferenza Onu su clima 2015 di Parigi) e Sen (strategia energetica nazionale) forniscono una condivisibile idea di sviluppo che noi sosteniamo". Un’idea che,ha detto Colla, "necessità di saperi e di competenze, e di un processo di formazione anche dei lavoratori, bandendo la tentazione assistenzialistica". Ma, ha infine avvertito, "c’è un problema di democrazia che ci impone un processo complesso di riconversione. Al centro delle nostre preoccupazioni c’è l’obiettivo di operare sempre per una forte coesione sociale". Un obiettivo fondamentale anche per Emilio Miceli, segretario generale della Filctem che, presiedendo i lavori, ha insistito sul tema del lavoro: "Il processo di decarbonizzazione, soprattutto al Sud, deve tenere conto della tenuta occupazionale alla luce del radicale impatto che questo processo potrebbe comportare".
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