Alimenti: Coldiretti, bene ritiro latte in polvere francese

cronaca
AdnKronos
Roma, 14 gen. (AdnKronos) - Il ritiro di oltre 12 milioni di scatole di latte in polvere per l’infanzia dello stabilimento francese di Craon a rischio salmonella in 83 Paesi, annunciato dalla Lactalis, è l’ultimo della serie di allarmi alimentari che hanno portato oggi piu’ di due italiani su tre (68%) ad essere preoccupati dell’impatto di quello che mangiano sulla salute, per effetto del ripetersi degli scandali sul cibo. E’ quanto emerge da una indagine Coldiretti/Ixe’ divulgata in occasione dell’annuncio dell'amministratore delegato della compagnia francese che ha chiesto a tutti distributori coinvolti di togliere il prodotto a rischio dagli scaffali. Sono importanti le misure per affrontare l’emergenza ma, sottolinea la Coldiretti, occorre intervenire con interventi strutturali di fronte agli scandali che si rincorrono e si propagano rapidamente a livello planetario. L’inizio del secolo, ricorda la Coldiretti, è stato segnato dall’emergenza mucca pazza del 2001 che è quella che ha pesato di più sulla filiera alimentare ma che ha anche rappresentato una svolta nelle politiche comunitarie con misure di prevenzione e trasparenza come l’obbligo di indicare in etichetta l’origine della carne. Nel 2008 è stata invece la volta della carne alla diossina dal nord Europa seguita della contaminazione nei mangimi, e dal latte alla melamina che dalla Cina si è diffuso in tutto il mondo. Due anni più tardi (2010), continua la Coldiretti, è arrivata la mozzarella blu a spaventare i consumatori italiani mentre nell’estate del 2011 è comparso il batterio killer, che fece salire ingiustamente i cetrioli sul banco degli imputati e poi nel 2013 è stata la volta delle polpette di carne di cavallo spacciata per manzo e nel 2017 delle uova al Fipronil.

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