
(AdnKronos) - Oltre al prezzo della CO2 per dare i giusti segnali allo sviluppo delle rinnovabili, non mancano altri elementi determinanti per l’effettiva realizzabilità degli sviluppi individuati sia dalla Sen che da Ref-E. Tra questi i sistemi di accumulo che "risultano fondamentali - ammettono i ricercatori - per consentire da un lato il bilanciamento del sistema e dall’altro una più attiva partecipazione delle rinnovabili intermittenti a tutte le fasi del mercato, favorendone anche la sostenibilità economica".Per portare però l’attuale quota della produzione elettrica delle rinnovabili fino al 55% nel 2030 "si rivela sicuramente indispensabile il progresso tecnologico ed il corrispondente abbattimento dei costi" anche se "a determinare il livello di market parity rimangono fondamentali gli andamenti dei prezzi delle commodities ed in particolare del prezzo del gas", precisano Canazza, Checchi e Pellegrino aggiungendo che in questo caso lo strumento individuato, e richiamato anche dalla Sen, "per contemperare la duplice esigenza di favorire il mercato e supportare le rinnovabili" è quello dei "contratti di lungo termine e in particolare la variante dei Power Purchase Agreement (PPA)". In sintesi, dunque, per raggiungere i target Sen di rinnovabili elettriche al 2030 è necessario, "che tutte le risorse e le tecnologie possano trovare spazio fin da subito, lasciando che sia il mercato a stabilire il miglior assetto tecnologico e operativo che porti verso la market parity e che permetta un opportuno dispacciamento con neutralità tecnologica dei diversi impianti, in particolare mediante l’ausilio di sistemi di accumulo. L’efficace integrazione delle rinnovabili nel sistema elettrico necessita in particolare di appropriati sviluppi infrastrutturali della rete che consentano sia una capacità di gestione della generazione distribuita, sia una riduzione dei costi di sicurezza".
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