
(AdnKronos) - Per quanto riguarda i prestiti, lo studio evidenzia come a contrarsi maggiormente sono quelli a breve termine (-3,7% tra il 2010 e il 2016, -6% tra il 2015 ed il 2016) con un cospicuo incremento dei crediti al consumo (+54,6% tra il 2010 e il 2016, +4,3% tra il 2015 e 2016). Parallelamente, i prestiti a lungo termine sono sostanzialmente stabili o in leggera flessione tra il 2010 ed il 2016 (-0,03%) ed in ripresa nell’ultimo biennio (+1,4%). Tra questi migliorano quelli per l’acquisto di abitazioni (+7,9% sul 2010 e +2,7% tra il 2015 e 2016). Infine, sempre secondo i dati Istat, l’incidenza della povertà assoluta nel 2016 è stabile rispetto agli ultimi anni e coinvolge il 6,3% di famiglie (circa 1 milione e 619 mila persone). La soglia di povertà relativa nel 2016 è pari a 1.061,35 euro ed è stabile anch’essa. In generale, tra il 2015 e il 2016, gli indicatori segnalano un leggero miglioramento nel Mezzogiorno e un leggero peggioramento nel Centro Nord, anche se i divari restano enormi: 19,7% al Sud contro 5,7% al Nord per la povertà relativa. In particolare, in Campania (19,5) e in Calabria (34,9) la povertà relativa è molto alta ed è in aumento rispetto al 2015.
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