
Roma, 26 feb. (AdnKronos) - "La nostra priorità è la messa in sicurezza degli stabilimenti e dell’occupazione se ci saranno piani che porteranno verso l’uscita delle motorizzazioni diesel, questi devono essere accompagnati da piani che riqualifichino le produzioni assegnando nuove motorizzazioni e nuove attività per salvaguardare occupazione e stabilimenti". Ad affermaro in una nota è il segretario nazionale della Fim - Cisl, Ferdinando Uliano in merito ad un'eventuale uscita dal diesel del gruppo Fca."Non abbiano avuto riscontri -commenta il sindacalista- sulle indiscrezioni giornalistiche del Financial Times della decisione di una 'exit strategy' dai motori diesel dal 2022. Tutte le risposte sulla questione vengono rinviate da Fca al primo di giugno 2018, giorno della presentazione del piano industriale. Attualmente sono due gli stabilimenti Fca in Italia dedicati alle motorizzazioni Diesel, Fca VM Motori e Fca Pratola Serra (AV). Complessivamente occupano circa 3.000 lavoratori e la produzione di motori diesel nel 2017 ha raggiunto la quota di circa 461.000 motori".
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