Maltempo: Mazzoncini, troppi errori, chiediamo scusa

economia
AdnKronos
Roma, 28 feb. (AdnKronos) - "Sono stati commessi degli errori, che non ripeteremo. E dobbiamo delle scuse ai passeggeri. Quando uno sta sette ore in treno c'è poco dire, bisogna solo scusarsi, e attrezzarsi per fare sì che non accada più". Ad affermarlo l'amministratore delegato di Fs, Renato Mazzoncini, in un'intervista a 'La Repubblica'. "Le scaldiglie - dice- non sono una cosa marginale. Sono delle resistenze ognuna delle quali assorbe la stessa energia di un appartamento con un impianto da 3 kw/h. Solo la stazione Termini ne ha 300 e quindi è come se ci servisse energia per 300 appartamenti. Le scaldiglie permettono di sbloccare i deviatori, che determinano il percorso dei treni. Nell'intero nodo di Roma ce ne sono 600, ma solo 150 sono attrezzati con le scaldiglie". "Da Firenze in su tutta la rete è attrezzata per affrontare le emergenze climatiche, tant'è che la circolazione è normale come nel resto d'Europa. Nel Lazio invece la rete non è massicciamente attrezzata. Perché? Vediamo i fatti. Le ultime grandi nevicate sono state nel 1956, nel 1985 e nel 2012. Cioè in media ogni 28 anni. Stavolta invece dall'ultima ne sono passati 6, e in mezzo molte altre nevicate anomale. La legge vieta l'overdesign, cioè gli investimenti ingiustificati, anche rispetto alla sistematicità degli eventi. E il grande freddo nel Lazio non era considerato sistematico. Ma abbiamo imparato la lezione e adesso si cambia". Di qui, spiega Mazzoncini, la decisione di "inserire nel contratto di programma tra Ministero e Rete Ferroviaria Italiana l'attrezzaggio di tutta la rete laziale con i sistemi antineve e antighiaccio, con un investimento di 100 milioni a regime, metteremo la rete in condizioni di parità con il resto del paese. Nella logica precedente l'investimento era considerato ingiustificato, adesso non lo è più".

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