Pd: scontro tra dem, Renzi sotto attacco (3)

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AdnKronos
(AdnKronos) - Piero Fassino, in linea con Franceschini, chiede un chiarimento e spiega: "Dalla Direzione Pd di giovedì è indispensabile che si esca con un chiarimento che consenta a Martina di guidare il partito con autorevolezza in una fase così cruciale per il Paese. Nessun partito ha vita lunga con due strategie concorrenti e due centri di direzione". E per Nicola Zingaretti "se si vuole bene a un partito un leader ha mille occasioni per far valere un' idea o la sua linea. Se si va in tv, a poche ore dalla direzione, a fare uno show si genera solo caos e confusione. Questo dopo una lunga serie di sconfitte è molto grave. Il 10 giugno si voterà in centinaia di Comuni con sistema maggioritario. Ci sono migliaia di candidati che si stanno battendo per vincere e rischiano sempre di più l'isolamento. Una comunità non può consumarsi in questo modo". Estinzione? Partito consumato? I renziani contrattaccano: "Ieri Matteo Renzi ha indicato senza ambiguità una via al Pd e al Paese con tre grandi sì: sì al rispetto della volontà degli elettori, sì a rivendicare le tante cose buone fatte al governo e sì ad una fase costituente. Da ieri il Pd ha ripreso vigore, altro che estinzione", scrive Davide Faraone su twitter. Ed ancora Michele Anzaldi: "Attaccare l’ex segretario solo perché contrario a sostenere il governo Di Maio farebbe pensare che ad animare certi esponenti nel nostro partito non sia la preoccupazione per il futuro dell’Italia o per il futuro del Pd, ma fare in modo che Renzi si ritiri a vita privata".

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