
Venezia, 21 mag. (AdnKronos) - "Dopo la Torino-Lione potrebbe toccare all’Alta Capacità ferroviaria e alla Pedemontana". Il segretario regionale del Partito Democratico Veneto Alessandro Bisato, è preoccupato per la sorte di due opere attese in Veneto da decenni e sbloccate solo di recente grazie ai governi Renzi e Gentiloni. "L’accordo di governo tra Lega e Movimento 5 Stelle prevede la ridiscussione dell’intero progetto di collegamento ferroviario tra l’Italia e la Francia - ricorda Bisato - Conosciamo tutti l’avversione del Movimento 5 Stelle per le infrastrutture e l’enfasi che quel partito pone sulla “decrescita economica”. D’altro canto abbiamo toccato con mano la scarsa volontà dell’attuale presidente veneto di prendere decisioni sulle opere strategiche".E Bisato ricorda che "I cantieri dell’alta capacità ferroviaria sono stati avviati nella tratta Brescia – Verona, mentre in autunno o al massimo nella prossima primavera dovrebbero cominciare i lavori tra Verona e Padova e sono attesi a breve i progetti definitivi di Rfi per il collegamento con l’aeroporto Marco Polo e per l’aumento della capacità e della velocità commerciale dell’attuale linea tra Mestre e Trieste. Anche i cantieri per la realizzazione della superstrada Pedemontana procedono. Dopo anni di stop, dovuti a un progetto di finanza della Regione Veneto che accollava ai contribuenti pubblici la maggior parte degli oneri in caso il traffico fosse stato inferiore alle attese, la costruzione della Pedemontana - pur con tutte le problematicità sottolineate più volte dal Partito democratico procede, soprattutto perché i finanziamenti per avviare i cantieri sono arrivati da Roma e con il sostegno del ministro Delrio"."Sono opere strategiche a servizio del sistema produttivo veneto e dell’intero quadrante nordest - dice il segretario del Pd - Per questo vorremmo capire quale sarà la loro sorte, se verranno confermate o messe in discussione. Zaia è sempre stato tiepido rispetto alla ferrovia, tanto che la soluzione sull’attraversamento di Vicenza l’ha trovata il governo nazionale, non la giunta regionale. Ora però che i nodi sono risolti e i cantieri partiti quasi ovunque Zaia dovrebbe mettere al riparo il Veneto dai giochi politici in corso tra M5S e Lega".
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