
Roma, 15 giu. (AdnKronos) - "Non sappiamo se sono stati commessi dei reati sulla vicenda dello stadio di Roma. Di questo si occuperanno i giudici. I contorni politici della vicenda però riguardano tutti, a partire dagli esponenti del governo in essa coinvolti, che devono venire subito in Parlamento a riferire in merito". Lo scrive su Facebook il senatore Pd, Dario Parrini."In questa storia esiste una certezza -sottolinea l'esponente dem- che tutti i discorsi sulla trasparenza fatti dai nuovi potenti legastellati altro non erano che delle colossali prese per i fondelli". Parrini poi precisa "sono per il garantismo, detesto il forcaiolismo, penso che i processi debbano svolgersi nelle aule di giustizia e non sui giornali. Dalla vicenda Luca Parnasi, l'imprenditore vicino a Lega e M5S in carcere per corruzione, traggo solo valutazioni di opportunità politica".Emerge "un quadro inquietante. Il presunto corruttore Parnasi (che può uscirsene con la frase 'il governo lo sto a fare io') è legatissimo a Luca Lanzalone, ora agli arresti domiciliari, presidente di Acea per volontà della Raggi e vicinissimo a Grillo, Casaleggio, Bonafede e Di Maio. Tanto vicino a Di Maio da esserne ritenuto il plenipotenziario ('io vedo Luigi tutti i giorni, lo sento tre volte al giorno', confida Lanzalone a Parnasi)".
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