
Roma, 15 giu. (AdnKronos) - "Quattro recenti dichiarazioni del Ministro Salvini. Un pessimo inizio. Noi avremmo voluto sentirgli dire altro. Le parole che ha detto: 'Non possono decidere dove cominciare e finire la crociera'. Le parole che non ha detto: 'Il problema dell'immigrazione non si risolve negando a 630 uomini, donne e bambini di sbarcare in Italia e costringerli a vagare per giorni in mare. Prima viene l'incolumità delle persone, poi le legittime richieste all'Europa'". Lo scrive Pietro Grasso su Facebook. Continua il leader di Leu: "Le parole che ha detto: 'Io comprendo bene la richiesta di giustizia della famiglia di Giulio Regeni. Ma per noi, per l’Italia, è fondamentale avere buone relazioni con un Paese importante come l’Egitto'. Le parole che non ha detto: 'Io comprendo bene la richiesta della famiglia di Giulio Regeni: per questo il nostro Governo farà di tutto per avere giustizia'. Le parole che ha detto: 'La legge contro il caporalato complica il settore pubblico'. Le parole che non ha detto: 'La legge contro il caporalato complica la vita ai criminali: sfruttatori, per voi la pacchia è finita!'". "Le parole che ha detto: 'Fosse per me non ci sarebbe alcun limite all'uso dei contanti'. Le parole che non ha detto: 'Limitare l'uso dei contanti è una buona idea: è uno strumento per rendere più difficile la corruzione e l'evasione fiscale. Non riesco a immaginare uno scopo pratico per togliere il limite se non il riciclaggio, l’evasione fiscale, l’acquisto di diamanti in Tanzania o di lauree in Albania'. Chiediamo troppo?".
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