Manovra: Csc, crescita si assottiglia, molto improbabile Pil +1,5% in 2019

economia
AdnKronos
Roma, 22 ott. (AdnKronos) - "La crescita economica in Italia si sta assottigliando", nel 2019, secondo le previsioni del Centro Studi Confindustria pubblicate a inizio ottobre, l’aumento del pil sarà del +0,9%, in rallentamento rispetto al +1,1% di quest’anno. "Sembra molto improbabile, dunque, l’espansione programmatica del pil all’1,5% nel 2019, come risultato della manovra di bilancio delineata dal Governo". E' quanto sostiene il Csc nella congiuntura flash pubblica oggi sottolineando come la manovra sia "composta per lo più di misure di sostegno al reddito, che potrebbero tradursi solo parzialmente in più consumo; poco di investimenti pubblici e di interventi di stimolo per quelli privati, dei quali ci sarebbe bisogno per colmare il gap accumulato negli anni di crisi". Secondo le stime del Governo, la manovra (al netto delle coperture e considerando a parte il mancato aumento dell’Iva), osserva il Csc, "determinerà un maggior deficit nel 2019 (rispetto al tendenziale) di 0,5 punti di pil e alimenterà la crescita per lo 0,4%. Ciò significa ipotizzare un moltiplicatore fiscale intorno allo 0,8 per l’insieme delle entrate e uscite pubbliche modificate dalla manovra. Moltiplicatore che è stato giudicato troppo elevato anche da Banca d’Italia e dall’Upb". Per raggiungere l’ambizioso obiettivo di crescita dell’1,5%, l’economia italiana, che sta rallentando, sottolinea il Csc, "dovrebbe improvvisamente invertire rotta. Accelerando al ritmo dell’Eurozona, già da inizio 2019. La crescita dovrebbe, cioè, essere dello 0,5% a trimestre, per 4 trimestri consecutivi, rispetto allo 0,2% registrato in media nel 2018. Invece, da due decenni la dinamica italiana è molto più bassa di quella dell’Eurozona, di un punto all’anno. Un’espansione del pil allo 0,5% è stata registrata in Italia negli ultimi 8 anni solo per due trimestri di seguito, tra fine 2016 e inizio 2017". (segue)

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