
Roma, 23 ott. (AdnKronos) - "Ma se fosse stato un giornalista dissidente russo, o iraniano, ad essere ucciso, fatto a pezzi o sciolto nell'acido, dopo essere entrato nel consolato del proprio Paese, cosa sarebbe successo? Le sanzioni sarebbero già partite o no? La comunità internazionale si sarebbe espressa con forza o no? Qualcosa forse si sta muovendo tuttavia l'Arabia Saudita gode ancora di un'assurda immunità. Perché? Perché compra armi in tutto il mondo, dagli Usa all'Italia!". Lo scrive su Facebook Alessandro Di Battista, richiamando il caso del giornalista ucciso ad Instabul, Jamal Khashoggi."E allora dei diritti violati in quel paese - salvo rare eccezioni - non importa a nessuno. La maggior parte dei giornali italiani tace sull'atroce crisi umanitaria che sta vivendo la popolazione dello Yemen ma è pronta ad accusare la Russia di qualsiasi efferatezza", scrive Di Battista tornando a puntare il dito contro le sanzioni alla Russia. Segue un post scriptum, "pare che alcuni resti del giornalista saudita Khashoggi siano stati trovato a casa del console dell'Arabia Saudita in Turchia. Vedremo se la notizia verrà confermata o meno. Quel che è certo è che è stato ammazzato nel proprio consolato e la storia della colluttazione finita in tragedia non se la beve nessuno".
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