
(AdnKronos) - L'analisi costi-benefici delinea, come si legge nel testo, uno scenario di domanda più realistico rispetto a quello tratteggiato dall'Osservatorio 2011. Uno scenario che si che si differenzia da quello di 8 anni fa per questi elementi: vengono dimezzati i flussi di merce attratti dal modo stradale; si assume che la diversione modale avvenga su percorsi non superiori ai 500 km in territorio italiano e francese e non si verifichi (o non sia attribuibile direttamente al progetto) per le tratte più periferiche (ad esempio internamente alla Slovenia); si assume un tasso di crescita dei flussi di merci e di persone pari all’1,5% (invece del 2,5%); per i passeggeri la domanda generata per il segmento di lunga percorrenza viene assunta pari al 50% di quella esistente (invece del 218%) e quella dei passeggeri regionali al 25% (invece del 50%). E' in questo scenario, dunque, che il vane risulta pari rispettivamente a -6.995 milioni considerando i costi “a finire” e a -7.949 milioni qualora si faccia riferimento al costo intero.
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