
Roma, 12 feb. (AdnKronos) - "Il 2018 doveva essere l’anno della crescita e della ripresa, comincio a dubitare seriamente che lo sia stato. Soprattutto alla luce delle affermazioni rese dall’A.D. Leonardo sul Financial Times che spostano gli obbiettivi della crescita sostenibile e della redditività a due cifre ai prossimi cinque anni". Lo sottolinea, in una nota, il segretario generale della Uilm di Genova, Antonio Apa. "Ma - chiede - non era un obbiettivo da realizzare nel 2020 come da piano industriale?". "Moretti durante la sua gestione ha lavorato su: riorganizzazione, debito, trasparenza e tagli che hanno impattato molto sul piano commerciale. Una delle sue preoccupazioni era quella di traguardare la Borsa facendo crescere il titolo. Ci ha lasciato una Finmeccanica non all’altezza di poter competere sul mercato. Il nuovo ad. doveva rilanciare il business ma - dice Apa - sulla base delle sue dichiarazioni non penso che il suo obbiettivo venga raggiunto. E’ vero che il business degli elicotteri sta ritornando ai valori precedenti ma per rilanciare un grande gruppo industriale come Leonardo sono necessarie competenze, relazioni e determinazione, non certamente solo la conoscenza finanziaria". "Dopo l’uscita di Guarguaglini e nell’arco degli ultimi sedici anni, da un’attenta analisi è dimostrato che la maggiore impresa italiana di alta tecnologia cubava circa un punto di pil, fondamentale per il ruolo che il Paese poteva svolgere in Europa e nel mondo. Ad oggi constato che è stato bruciato oltre il 50% del proprio valore di mercato a discapito dei suoi azionisti, tra cui il principale è lo Stato. Tutti gli altri gruppi invece sono cresciuti, basta citare Boeing, Airbus e la stessa Thales che ha superato di circa tre volte Leonardo".
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