
Milano, 12 feb. (AdnKronos) - Oltre ai conti, per i decisori politici, "ci sono anche i vincoli internazionali" che riguardano l'opera. Come gruppo di lavoro sui costi-benefici, ha continuato Ponti, "noi rispondiamo a parte della domanda che ci è stata rivolta dal ministro, che è: 'i costi dell'opera superano i benefici o no?'. E noi abbiamo cercato di dare una risposta a questa domanda al meglio della nostra professionalità. Ma non pretendiamo di avere la sfera di cristallo né che la decisione ultima sia basata sui conti. Siamo più contenti se lo è". I conti "non guardano il futuro, non sono la sfera di cristallo, ma sono la miglior cosa che si possa fare". Ponti ha sottolineato che "sul tavolo ci sono 132 miliardi di euro di opere non valutate dall'amministrazione precedente, ma giudicate strategiche per ragioni non note". L'ex ministro delle Infrastrutture, Graziano Del Rio, "ha messo in moto l'operazione di fare i conti, ha stabilito le linee guida basate sull'analisi costi-benefici, ma poi non ne ha fatto neanche una. E questo risulta inspiegabile".
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