
(Adnkronos) - "Naturalmente, ogni amministratore -ha proseguito Mattarella- deve sentirsi obbligato al rispetto del vincolo di sana e corretta gestione, che eviti di scaricare su altre istituzioni, e sulle future generazioni, il peso di scelte sbagliate o di colpevoli inerzie. La buona amministrazione resta una virtù pubblica, che non rimanda solo a regole contabili, ma influisce sulle stesse potenzialità di sviluppo di ogni comunità e della sua economia". "Tuttavia nel garantire, o nel riattivare, il circuito virtuoso della finanza locale la responsabilità dello Stato centrale non è secondaria. E’ necessario superare blocchi e irragionevoli rigidità –nelle facoltà di spesa dei Comuni come nelle assunzioni- che talvolta possono provocare criticità finanziarie e paralisi gestionali. Sembra che il confronto con il governo abbia prodotto già alcuni esiti condivisi, e sui nodi non ancora risolti -ha concluso il Capo dello Stato- è bene che il dialogo prosegua con l’obiettivo di avviare comunque un processo positivo".
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