
Roma, 6 dic. (Adnkronos) - "La domanda delle famiglie continua a muoversi con molta prudenza, senza assumere, tuttavia, inclinazioni recessive. Infatti, nei primi dieci mesi del 2019 l’indice delle vendite cresce a volume dello 0,7%, evento che, in un contesto di completa stagnazione, costituisce un risultato davvero apprezzabile". Questo il commento dell’Ufficio Studi Confcommercio ai dati sulle vendite al dettaglio diffusi oggi dall’Istat.Le fragilità dentro il mondo dei consumi, prosegue la nota, "sono rivelate, piuttosto, dalle differenti dinamiche che contraddistinguono formule e formati. All’ottimo andamento del commercio elettronico fanno da contrappunto le deludenti performance della sede fissa, all’interno della quale i negozi di prossimità sono palesemente in crisi mentre i discount crescono a buon ritmo"."E’ vero che questi fenomeni sono in parte dovuti a modificazioni irreversibili dei modelli di spesa - spinti dall’affacciarsi delle nuove generazioni tra i responsabili degli acquisti – ma è altrettanto vero che la prolungata assenza di crescita, consolidando un’ampia area di disagio sociale, orienta le famiglie quasi esclusivamente alla ricerca di sconti, convenienza e vantaggi di prezzo. Un equilibrio instabile – conclude Confcommercio - che alimenta aspettative negative sul prossimo futuro".
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